Come tracciare statistiche e risultati di un sito web

Vincenzo Iracà
5 Giugno 2019
Leggilo in:
10 minuti
Analizzare le statistiche del sito web per monitorare gli utenti.

Uno dei vantaggi nel possedere un sito web è senza alcun dubbio la possibilità di monitorare le statistiche e il comportamento degli utenti che lo visitano. Sul mercato sono disponibili molti strumenti (alcuni gratis e altri a pagamento) in grado di raccogliere questi dati. In questo articolo ne vedremo alcuni.

Monitora le statistiche del tuo sito web per conoscere i suoi punti vincenti e quelli che invece andrebbero migliorati

L'analisi dei dati è un aspetto che viene spesso sottovalutato delle aziende, forse perché non ne hanno mai colto il vero potenziale. Per un'attività tradizionale, come per esempio quella di un macellaio, è impossibile tracciare il comportamento di tutte le persone che, ogni giorno, passano davanti al suo negozio.

Immagina quanto potrebbe essere utile per il macellaio, poter constatare a quanti passanti casca l'occhio sulla sua insegna o sugli orari appesi alla porta. Inoltre, anche sapere da dove arriva ogni cliente che varca la porta d'ingresso potrebbe essere un'informazione importante, non trovi?

Ovviamente tutto questo non è possibile nella vita tradizionale. Su internet invece è possibile veicolare il traffico di Google sul proprio sito web mettendo in atto una buona strategia SEO, così da poter monitorare il comportamento degli utenti. Vediamo come fare.

Perché è importante monitorare le statistiche di un sito

La prima domanda a cui dobbiamo dare una risposta è: "perché è importante monitorare le statistiche di un sito?" Semplice, perché conoscere il comportamento di chi lo visita, sapere da dove provengono gli utenti (se da motori di ricerca o social network) o ancora su quali pagine si soffermano di più, sono tutti dati che ci permettono di capire come migliorare il sito web.

Le statistiche web hanno cambiato per sempre il mondo del marketing e della comunicazione. Infatti, con l'avvento di Internet, si ha la possibilità di conoscere perfettamente il proprio cliente tipo e di conseguenza è anche possibile perfezionare le proprie strategie di marketing in funzione delle sue abitudini.

Chiaramente tutto questo non rappresenta una violazione della privacy, infatti la maggior parte dei dati che vengono raccolti sono anonimi. Per gli utenti più trasparenti invece, c'è la possibilità di mettere a disposizione i propri dati personali, autorizzandone il tracciamento (e questo è obbligatorio!) .

Strumenti per raccogliere i dati di navigazione

Esistono un'infinità di strumenti per la raccolta dei dati di navigazione, molti di questi con funzionalità uniche e specifiche. In questo articolo ne vedremo due che, a mio avviso, ogni gestore di un sito web dovrebbe utilizzare.

Gli strumenti che andremo a trattare sono entrambi di casa Google e gratuiti: Google Search Console e Google Analytics.

Google Search Console

Google Search Console (precedentemente conosciuto come "Strumenti per web master di Google") è uno strumento indispensabile per ogni sito web. Si tratta di una vera e propria console, in grado di misurare il traffico, il rendimento e di risolvere eventuali problemi (critici o meno) di un sito.

Sicuramente buona prassi seguire alla lettera i consigli di Google Search Console, in quanto sono tutti finalizzati a mettere in risalto il sito. Se per esempio ci sono dei problemi che ne impediscono la corretta indicizzazione, lo strumento te lo segnalerà e ti darà indicazioni su come risolvere il problema.

GSC (Google Search Console) ti permette inoltre di visualizzare quali sono le query - ovvero il testo che viene digitato nella barra di ricerca Google - con le cui gli utenti trovano le tue pagine.

Questo, è senza dubbio un elemento essenziale, in quanto mostra le parole chiave utilizzate dagli utenti per raggiungerti. Conoscendo le query potrai ottimizzare i contenuti del tuo sito e intercettare le richieste dei tuoi utenti.

Per fare un esempio, se possiedi un blog di cucina e un tuo articolo è intitolato "ricetta per fare una torta perfetta", ma la query più utilizzata dai tuoi utenti per raggiungere tale pagina è "consigli per fare una torta perfetta fatta in casa", forse converrebbe sostituire il titolo rendendolo più simile alla query.

Altre funzionalità di Google Search Console

Ma non è tutto, GSC ti permette anche di analizzare le impressioni (ovvero quante volte le tue pagine vengono visualizzate nei risultati di ricerca Google), i click alle pagine e la posizione di quest'ultime su Google.

Ci sono anche molte altre funzionalità di questo strumento che ti permetteranno di ottimizzare il tuo sito web, una per tutte l'invio di sitemap (il controllo degli URL).

Come attivare Google Search Console

I requisiti fondamentali per attivare GSC sono due: avere (o gestire) un sito web e possedere un account Google (se hai un indirizzo email con Gmail ne possiedi già uno!).

Visitando la pagina ufficiale di Google Search Console bisogna fare click su "inizia ora", digitare l'indirizzo completo del proprio sito e verificarne la proprietà. Ok, a questo punto ci addentreremo nella parte più tecnica del lavoro.

Ci sono vari metodi per verificare la titolarità di un sito. Quello che trovo più comodo è caricare il file .html creato da Google all'interno del server e far eseguire la scansione a Google. L'attivazione è istantanea. In alternativa puoi scegliere di inserire un codice all'interno del tag head del tuo sito e avviare la verifica. Anche in questo caso l'attivazione è istantanea.

Verifica automatica tramite Google Analytics

Google ha inserito una nuova funzionalità che permette di verificare automaticamente la proprietà di un sito, qualora questo sia già collegato a Google Analytics.

Una volta attivata la GSC il sito è abilitato a raccogliere i dati di navigazione. Da questo momento, consiglio di far passare almeno 4-6 settimane prima di valutare i dati raccolti, così da avere un minimo di storico su cui lavorare.

Nella sezione "prestazioni" è possibile osservare il numero di clic, impressioni, il CTR e la posizione media del sito. Spostandoci più verso il basso si possono analizzare le query, le pagine, i paesi e altri fattori di ricerca.

Screenshot della Google Search Console

Per visualizzare le pagine escluse o con errori, bisogna visitare la sezione "copertura". Qualora ci fosse una pagina con errori o esclusa verrà sempre riportata la motivazione, in questo modo è possibile intervenire per risolvere il problema.

La GSC è uno strumento molto completo, ti consiglio di utilizzarla e soprattutto di approfondire l'argomento, così da sfruttare al meglio le potenzialità del tuo sito web.

Google Analytics

Abbiamo visto che GSC è uno strumento utile a capire molte cose, a partire da come gli utenti raggiungono il tuo sito fino a come risolvere alcuni problemi tecnici. Google Analytics invece, è un tool che consente di monitorare l'intera attività degli utenti sul tuo sito.

Grazie a questo strumento infatti, è possibile comprendere il comportamento degli utenti, scoprirne la provenienza, monitorarne l'attività all'interno del sito e controllare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Inoltre, è anche possibile raccogliere dati demografici sugli utenti, come sesso ed età (dati importanti per elaborare strategie specifiche per il target di riferimento).

Questo tool fornisce indicazioni importantissime per capire se i contenuti di un sito web sono pertinenti alle ricerche svolte dagli utenti. Tramite la frequenza di rimbalzo e la durata di sessione media, possiamo intuire se il visitatore che è finito su una nostra pagina ha trovato quello che stava cercando o meno.

Come analizzare la frequenza di rimbalzo

La frequenza di rimbalzo è un dato molto importante. Ci permette di capire se l'utente che ha aperto la pagina (tramite ricerca Google, social network o link diretto) l'abbia trovata utile o fuorviante (abbandonandola).

Un utente che trova utile un contenuto continuerà la navigazione all'interno dello stesso sito wb, magari cliccando su articoli correlati o su altre voci del menù.

La frequenza di rimbalzo ci permette di capire proprio questo, infatti rappresenta la percentuale di utenti che abbandonano una pagina senza aver cliccato su altri link al suo interno.

Le pagine con una frequenza di rimbalzo troppo alta non sono ben viste dai motori di ricerca, in quanto vengono etichettate come non pertinenti rispetto alle ricerche dell'utente.

Assicurati di pubblicare solo contenuti pertinenti ed esaustivi, così da ridurre drasticamente la frequenza di rimbalzo. Fai in modo che l'utente percepisca fin da subito di essere atterrato nel luogo (sito) giusto. Utilizza un titolo adeguato e inserisci un'immagine pertinente che supporta il testo del titolo.

Come analizzare la durata di sessione media

Questo parametro permette di comprendere se il contenuto di una pagina sia di interesse per gli utenti. Ipotizziamo, per esempio, di aver scritto una guida il cui tempo di lettura stimato è di circa 10 minuti, analizzando le statistiche mi aspetterò che la durata media di sessione si aggiri attorno ai 10 minuti.

Se così non fosse, significa che i visitatori abbandonano la pagina ancor prima di averla letta tutta. In questo caso ci si trova di fronte ad utenti che non hanno trovato la risposta alle loro esigenze.

Per evitare problemi di questo tipo bisogna assicurarsi che i contenuti delle nostre pagine siano sempre esaustivi e in grado di rispondere alle esigenze degli utenti.

Come attivare Google Analytics

Per prima cosa vai sul sito di Google Analytics e clicca sul pulsante "registrati" per avviare la procedura di attivazione. Compila tutti i campi inserendo i dati del tuo sito web, successivamente clicca su "ricevi ID monitoraggio".

Una volta completato questo step si aprirà una pagina in cui viene mostrato un codice html, va copiato per intero e incollato all'interno del tag head del sito web registrato. Una volta completato questo step, possiamo verificare che tutto funzioni visitando il sito web. Nella sezione "home page" di Google Analytics dovremmo visualizzare una visita in tempo reale delle statistiche.

Screenshot di Google Analytics.

D'ora in poi Google Analytics raccoglierà i dati di navigazione del tuo sito web. Dopo aver attivato questo strumento, ti consiglio di attendere almeno 4-6 settimane prima di analizzare i dati raccolti.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo analizzato l'utilità di due strumenti di analisi
di cui sicuramente non è possibile fare a meno: GSC e Analytics. Tuttavia ne esistono molti altri che varrebbe la pena approfondire.

Impara a monitorare le statistiche del tuo sito web e a migliorare i tuoi contenuti in funzione delle query, della frequenza di rimbalzo e della durata media di sessione.

Vincenzo Iracà
Web Developer & Designer
La passione per il web marketing ha portato me e Stefano a fondare la nostra Agenzia Web. In Klorofilla mi occupo della realizzazione di siti web e landing page, curando anche il posizionamento sui motori di ricerca.

Tramite gli articoli che scrivo sul nostro blog cerco di aiutare altre persone a gestire al meglio i loro siti web ottenendo risultati più concreti.
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